mercoledì 19 ottobre 2016

Primo giorno di Chemio

Sono arrivata in reparto intorno alle 9.45 del mattino. L'atmosfera era serena e le infermiere come al solito sorridenti. Mi hanno fatto accomodare in sala d'attesa, fintanto che la mia terapia giungesse in reparto dalla medicheria. È stato lì che ho (per la prima volta) avvertito un pizzico di ansia. Quando hanno chiamato il mio codice (il 26 verde) ho tirato un bel respiro, consapevole di attraversare il "punto di non ritorno", e sono andata a sedermi in poltrona. La giostra è partita e (citando la mia adorata serie GREY'S ANATOMY) "non smette mai di girare"!
I primi 3 farmaci non mi hanno dato alcun problema in fase di iniezione. Non so se la sonnolenza avvertita durante la somministrazione della  vinblastina fosse dovuta al farmaco o al fatto che avessi dormito poco.
Poi è arrivata la dacarbazina... Mi hanno immediatamente avvertito che si trattava di sostanze altamente irritanti per le vene, ed infatti dopo pochi minuti il braccio ha iniziato a fare piuttosto male. Questo ha costretto le infermiere a rallentare di molto la velocità di infusione del medicinale, dilatando di circa un'ora la durata prevista per la terapia. Al termine delle 6 ore di infusione sono tornata a casa senza grossi effetti collaterali, a meno di una TREMENDA stanchezza e della bocca un po' amara. Mi è bastato buttarmi nel letto a guardare la TV per star subito meglio. Per il braccio, "annerito" dal medicinale ed indolensito, mi è stato applicato un impacco di pomata cortisonica da tenere in sede fino a domani mattina, con immenso sollievo.
Dalla prossima infusione avrò già il port, che consentirà di evitare dolore agli accessi venosi periferici e di velocizzare la terapia. Sono contenta di aver iniziato questo percorso... La fine è più vicina, passo dopo passo. Ed io mi sento più forte di prima...


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