domenica 19 marzo 2017

...Ed ora la Radioterapia!

A quasi due mesi dalla fine della Chemioterapia, si avvicinano per me settimane intese: dopo svariati consulti e visite, è stato deciso che mi sottoporrò a 10/15 sedute di radioterapia. Lo scopo è essenzialmente quello di consolidare il trattamento chemioterapico, e ridurre quindi ulteriormente il rischio che la malattia possa recidivare. In oltre l'80% dei casi ciò non succede, ma sono ben felice di ridurre ulteriormente questa percentuale: infondo si tratterà di qualche settimana di trattamento, molto meno invasivo e faticoso, dal quale trarrò decisamente beneficio. C'è da considerare infatti che la diagnostica per immagini al momento più avanzata (come l'ultima PET a cui mi sono sottoposta ad inizio mese), ha una risoluzione di mezzo centimetro. Ciò vuol dire che non è in grado di rivelare masse tumorali di dimensioni inferiori a tale valore. In buona sostanza, anche se le mie due ultime PET erano negative, potrebbero esserci ancora tracce (seppur minuscole) di malattia nel mio organismo. La radioterapia a cui mi sottoporrò dovrebbe scongiurare questa eventualità, andando a "sterilizzare" le zone inizialmente colpite dal tumore. La radioterapia di per se comporta alcuni rischi: le radiazioni possono danneggiare i tessuti sani, per questo viene evitata in tutti quei casi in cui la malattia si è sviluppata troppo vicina agli organi del torace, o è semplicemente troppo estesa. Nel mio caso, nessuna di queste due eventualità è presente, quindi si è deciso di procedere. Il tipo di terapia a cui verrò sottoposta è detto "Involved Field", ovvero coinvolgerà solamente i siti in cui la malattia era presente al momento della diagnosi. Questi verranno identificati con esattezza sulla base di PET e TAC iniziali. La dose di radiazioni sarà nel mio caso piuttosto bassa, trattandosi di un trattamento di mantenimento, con conseguenti scarsi effetti collaterali. Il medico mi ha promesso che al più potrei avere arrossamento e bruciore nella zona trattata, secchezza alla gola, ed un po' di stanchezza. Nulla in confronto agli effetti della chemio, a quanto pare... Ma vi terrò aggiornati quando il trattamento sarà iniziato. Il macchinario l'ho solo intravisto, ma sembra davvero simile a quello della TAC... Nulla di troppo spaventoso! 😆 L'unica cosa che un po' mi da preoccupazione è la famigerata maschera termoplastica, che servirà a tenermi ferma ed immobile durane la seduta. Quella che mi hanno mostrato era molto simile ad un casco da scherma. ed aveva tutt'intorno dei bottoni che ne consentivano il fissaggio al lettino della macchina. Insomma, non una cosa proprio serena e confortevole, ma per 10 minuti al giorno posso tollerarla (credo). Non nascondo che sono un po' in ansia per questa terapia, ma prima si inizia e prima si finisce... Quindi sotto con questa ultima botta a Mr. Hodgkin!!!