giovedì 20 ottobre 2016

...E adesso che si fa?

Il pensiero che ormai non si possa più tornare indietro ha riempito la mia giornata di oggi. La chemio è iniziata e la mia vita per i prossimi mesi inevitabilmente cambierà. È un cambiamento che non ho scelto, il primo della mia vita che non abbia ponderato e deciso di intraprendere, ma che dovrò affrontare e superare. Mi mancano il mio ufficio, il mio bancone in laboratorio, la mia casa, le mie piante grasse... Tutto. È dura cambiare tutto quando non se ne ha nessuna voglia. Tuttavia, non è ignorando o negando il cambiamento che questa situazione migliorerà. Ho deciso, quindi, di "attraversarlo" questo cambiamento, piuttosto che negarlo. Il mio compagno D. è riuscito a veniere a trovarmi, ieri e oggi... E questo mi ha reso decisamente più serena. Trascorrere del tempo con lui mi fa essere più spensierata, nonostante mi manchi da morire la nostra vita insieme e non a 100 km di distanza.
Oggi sono stata piuttosto bene per essere il primo giorno dopo la terapia. Stamattina, appena alzata, mi sembrava di aver masticato una manciata di bulloni, avevo la bocca metallica, ma dopo un buon caffè questa sensazione è svanita. Sono uscita a fare una piccola passeggiata, interrotta però da una improvvisa e profonda stanchezza. Ho iniziato a sentire le "gambe molli" ed una leggerissima nausea, e lì lo sconforto stava per prendere il sopravvento... Ma un paio di Goleador mangiate sul letto mi hanno tirato su di nuovo! :)
Voglio liberarmi da questo infame che porto dentro: mio caro Mr. Hodgkin, sappi che hai vita breve.


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