domenica 30 luglio 2017

Fine... (?)

Dopo la fine della radioterapia ho deciso di prendere un lungo stop dal blog... Avevo bisogno di smettere di pensare alla malattia e di godermi un po' di ritrovata vita. Ho ricominciato ad andare in palestra, a bere quanche birra ogni tanto, e a vivere le giornate nel modo più normale possibile. Non è stato un periodo semplice, diversi cambiamenti mi hanno profondamente segnato. Ho perso la complicità di persone care, ed ho capito di essere più sola di quello che credessi. Rimettere insieme i pezzi della vita dopo dieci mesi di trambusto non è semplice: non lo dico per piangermi addosso o fare del vittimismo. È la realtà dei fatti. E sentirsi dire frasi come "Mamma mia quanto sei bianca, sembri malata! Perché non vai un po' a mare?" o "Ma perché diamine hai tagliato i capelli così corti?! Erano tanto belli così lunghi e lisci!" non è facile. Vorresti urlare, ma lanci un sorriso di circostanza e vai avanti. E poi ci sono quelli che LA MIA BATTAGLIA È LA TUA BATTAGLIA... Voi li avete più visti?! Io no... Nemmeno un messaggio per chiedere come andassero le cose... 
Ma bando alle ciance, vi racconto un po' come sto. Ho fatto 17 sedute di radioterapia di consolidamento, cioè indirizzata sui tessuti ormai sani ma originariamente colpiti dalla malattia, al fine di ridurre il rischio di recidive. Durante il trattamento ho dovuto fare i conti con dermatiti e ustioni dovute ai raggi, che ho curato con impacchi di cortisone per diversi giorni. Le creme che mi avevano consigliato prima di iniziare non erano servite a nulla. Ora, a distanza di quasi due mesi dalla fine, mi trascino come effetto collaterale una brutta broncopatia causata dall'irraggiamento del mediastino.  Sono settimane che ho tosse e dispnea (cioè riduzione della capacità respiratoria, stimata al 30%)... Spero che queste ennesime settimane di aerosol e cortisone aiutino... 
Mercoledì ho inoltre subito l'intervento per la rimozione del port-a-cath. È stato tutto più lungo e cruento del previsto, perché l'amico aveva trovato il mio petto così confortevole da farsi ben ricoprire da abbondanti tessuti. E ci è voluto un po' per "strapparlo via" da dove era. Questo scherzo mi è costato ben 13 punti di sutura, tra interni ed esterni, a differenza degli 8 della scorsa volta. Insomma, un cerotto enorme sotto la clavicola in piena estate non è facile da gestire. E poi ho il braccio scemo perché la ferita fa ancora un po' male... Con un po' di pazienza supererò anche questa, e chissà magari (coperta di protezione 50) riuscirò anche ad andare un po' a mare!
Ora non resta che aspettare la PET di ottobre ed i successivi controlli... Sperando che sia veramente la fine di questa storia...